Arrivo solo oggi dopo una intensa settimana di laboratori e formazioni. Ogni volta che si apre un’aula c’è un momento di intensità, non comodissima, che sto imparando ad amare.
Ho fra le mani una scaletta, un’idea del percorso che farò insieme ai partecipanti. Alle spalle, un’esperienza di anni in aula, come insegnante e come studente. Dentro di me una passione smisurata per l’apprendimento e il desiderio di facilitare un’esperienza che sia occasione di crescita per tutti noi.
Entro in aula sapendo tutte queste cose, ma quello che non so pesa molto di più.
Non so nulla su chi mi troverò di fronte. Né so quello che succederà. E neppure chi sarò io durante quella giornata.
Insieme a me, i partecipanti.
Tutti portano in aula un carico di aspettative: alcune conosciute, altre inconsapevoli. Anche loro sanno alcune cose, ma sono lì per tutto quello che non sanno. Sono disposti a correre il rischio di essere delusi. Più spesso arrivano con una grande disponibilità a essere sorpresi. In alcuni casi, accettano il disagio di essere sconosciuti in mezzo ad altri sconosciuti.
L’aula inizia e per un momento condividiamo la stessa condizione, lo stesso non sapere. Insieme sostiamo su una soglia fra ciò che sapevamo di noi e ciò che scopriremo di noi.
È un solo un momento e potrebbe perciò passare inosservato. Sottile come il tratto di una linea traccaita a matita al centro di una pagina. Sappiamo chi siamo quando siamo a destra della linea. E sappiamo chi siamo quando siamo a sinistra della linea. Ma non sappiamo chi siamo quando non siamo né da una parte né dall’altra. Non sappiamo neppure come stare lì. Semplicemente, non sappiamo.
Senza punti di riferimento, possiamo ‘panicare’ oppure accomodarci in quello spazio di possibilità nuove. Una linea separa le nostre rispettive solitudini. La stessa linea linea unisce la nostra comune umanità, svelando i fili sottili della nostra interdipendenza.
Un abbraccio
Serena
Credo nel valore delle parole e nella magia dell'incontro. Se ti fa piacere condividere i tuoi pensieri e la tua esperienza puoi lasciare un commento oppure scrivermi a scrivimi@serenamancini.com: sarò felice di conoscerti meglio e ti risponderò a mia volta.
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