A volte le transizioni sanno accompagnarci con dolcezza e gradualità nel cambiamento. Altre volte invece hanno un carattere intenso e sono decisamente scomode.
Lunedì. Mio fratello Gabriele è finalmente tornato a casa, dopo tre settimane di ospedalizzazione.
Martedì. Mia figlia Elettra ha cominciato il liceo scientifico e nello stesso giorno c’è stato un importante passaggio nella nostra vita familiare.
Mercoledì. È arrivato il turno di Ambra: il primo giorno del suo ultimo anno di medie.
Giovedì. The Flocking Experience - il progetto formativo a cui lavoro da mesi con Rita Bellati ed Enrico Gentina - ha lasciato le pagine del power point per entrare in azienda (presto, ti racconterò di più).
Venerdì. Io e le mie figlie abbiamo sperimentato per la prima volta il "nuovo ritmo a tre" nella vita di tutti i giorni.
Sabato. Piogge intense, vento e arcobaleni improvvisi hanno introdotto a un autunno pungente, che ci teneva proprio a non passare inosservato.
A metà della settimana credevo che non sarei mai arrivata intera al weekend, immersa com’ero nella sensazione di non riuscire a raccogliere e direzionare il flusso della vita che mi veniva incontro fortissima.
Quando ho già provato questa sensazione? - mi sono chiesta.
Quante altre volte mi sono ritrovata nel mezzo di una transizione così radicale come quella che sto attraversando adesso?
Il ricordo mi ha portato all’autunno del 2002: vent'anni fa. Avevo perso l’amore, il lavoro, la casa, la possibilità di vivere a Roma e, sopratutto, la fiducia nella mia capacità di costruire un futuro a mia misura.
Allora come adesso, ero impegnata in un passaggio ardito, muovendo passi su più livelli contemporaneamente: personale, professionale, finanziario, sociale e spirituale.
Vent’anni fa sono partita per andare in America, ma non ho trovato l’America.
Ho incontrato nuove domande
Cosa mi sta mostrando la realtà di questo momento?
Cosa posso imparare da tutto questo?
Cosa posso scoprire di me che ancora non so?
Sono diventata adulta: ho imparato che la vita ha sempre (sempre!) più fantasia di me e che in certi momenti arrendersi è l'unica scelta possibile e anche la migliore.
Non sono ancora pronta a raccontare quello che l’attuale momento mi sta rivelando: mi ritrovo completamente immersa. Da dove sono posso solo dire dei tentativi che faccio e delle domande che mi muovono.
Ma posso raccontare quello che è successo vent’anni fa e rivolgerti un invito.
Se anche tu stai attraversando una transizione, se ti stai confrontando con la sfida di cercare una nuova strada mentre vedi ‘crollare’ la realtà che conoscevi e le certezze che avevi conquistato, volgi il tuo sguardo all’indietro.
Torna con la memoria a una grossa transizione che hai già vissuto. Scrivi quello che ti aspettavi e come questo corrispondeva o non corrispondeva alla realtà che hai poi incontrato. Racconta di quel momento in cui una ‘perdita’ ti ha aperto la strada a nuove possibilità e ti ha rivelato cose di te che non conoscevi.
Se vorrai condividere il tuo racconto, io ti leggerò con piacere e ti risponderò.
Un abbraccio,
Serena
Credo nel valore delle parole e nella magia dell'incontro. Se ti fa piacere condividere i tuoi pensieri e la tua esperienza puoi lasciare un commento oppure scrivermi a scrivimi@serenamancini.com: sarò felice di conoscerti meglio e ti risponderò a mia volta.