“Vivo sempre tesa al futuro e mi perdo il presente” - mi ha detto una persona questa settimana.
“Quale presente stai perdendo?” - le ho chiesto. “Mi puoi fare degli esempi?”.
“Parlare con mio marito mentre sparecchiamo la tavola. Condividere il racconto della giornata con mia figlia. Mi ritrovo sempre a pensare a ciò che devo fare dopo”.
“Vorrei trovare un modo per esserci” mi ha detto.
Nelle pratiche di consapevolezza come la mindfulness c’è una unica indicazione che ho sempre trovato geniale nella sua semplicità: per vivere nel presente, basta accorgersi di tutte le volte che non sei presente.
Non è qualcosa da fare, né da ricordare.
Accorgersi è un atto percettivo.
Il significato della parola indica la possibilità di “rendersi conto, acquisire coscienza’ di qualcosa considerando gli elementi della realtà che scorgiamo intorno a noi, percependoli o intuendoli, per correggere la nostra precedente posizione e intenzione.
Per iniziare a essere presente, puoi iniziare da qui: accorgiti di tutte le volte che non sei presente.
Cosa significa per te accorgerti di non essere presente? Come ti fa sentire?
E cosa significa invece accorgerti di esserci? Come ti fa sentire?
Credo nel valore delle parole e nella magia dell'incontro. Se ti fa piacere condividere i tuoi pensieri e la tua esperienza puoi lasciare un commento oppure scrivermi a scrivimi@serenamancini.com: sarò felice di conoscerti meglio e ti risponderò a mia volta.
CREDITS: La foto è di Leda Mattavelli
Consapevolezza - pratica mensile
Ogni giorno un fiume di pensieri ci trascina lontano dalla nostra vita. Finiamo per confondere questi pensieri con la realtà.
Quando iniziamo a riconoscere questo processo, cominciamo a scegliere di investire la nostra consapevolezza nell’esperienza reale e sensoriale che stiamo vivendo invece che nei pensieri.
La pratica “Ascolta. Respira. Osserva.” introduce il percorso “Breathing 4 Breakfast - Respiro a colazione”.